Serie C

Serie C ai nastri di partenza

 
 

Dopo la squadra di A2, anche il settore giovanile della Sieco Service Impavida Ortona è tornata ad allenarsi in vista dei futuri impegni. Lunedì sera sul taraflex del palazzetto di Via Papa Giovanni XXIII la giovanissima rosa che affronterà il campionato di Serie C insieme ai campionati di categoria under 19, under 17 e addirittura qualcuno anche under 15, si è radunata per la prima riunione e il successivo primo allenamento della stagione. Il tutto sotto la guida tecnica di Flacco Monaco Tommaso, coadiuvato da Valentino Cianfrone (anche allenatore delle formazioni under 12, 15 e 17b), ma soprattutto da Paolo Nicolai, quinto classificato ai recenti giochi olimpici di beach volley a Londra. Proprio a Flacco e Nicolai abbiamo rivolto qualche domanda.

-Tommaso, seconda stagione alla guida tecnica del settore giovanile dell’Impavida a cui quest’anno si aggiunge il ruolo di allenatore in seconda della prima squadra. Più onori o più oneri?  

Più onori perchè stare in panchina per la squadra della propria città è sempre qualcosa di molto bello. Proprio per questo devo ringraziare la famiglia Lanci che ha creduto in me e mi ha dato questa opportunità. Poi ci tenevo a continuare il lavoro con il settore giovanile in quanto credo molto in questo gruppo, per cui sono contento di essere rimasto alla guida di questi ragazzi nonostante i mille impegni.                  
-Per il settore giovanile che stagione dobbiamo attenderci?
Sicuramente una stagione da protagonisti sulla scia delle buone prestazioni dell’anno scorso. Stiamo lavorando sul reclutamento di ragazzi e diciamo che a livello di numeri siamo aumentati rispetto all’inizio dell’anno precedente. Per quanto riguarda il lato tecnico veniamo da una buona annata visto che molti ’96 hanno fatto il loro esordio in Serie C e quest’anno saranno i protagonisti assoluti. In under 18 siamo stati ad un passo dalla finale e quest’anno l’under 19 sarà in campo in tutte le partite di Serie C, per cui anche in questo campionato potremo dire la nostra. E con l’under 17 punteremo a fare il colpaccio; l’anno scorso ci siamo andati vicino, quest’anno ci proveremo con tutte le forze.
-La squadra della Serie C dovrà fare a meno di quei ragazzi più esperti che l’anno scorso rappresentavano i “senatori” del gruppo. Come si cercherà di sopperire a queste perdite?
Facendo giocare i ragazzi, perchè noi crediamo in questo gruppo e vogliamo che questi atleti crescano. A noi non interessa il risultato in sè e per sè, ma ci interessa poter dire che a fine anno ognuno di loro, proprio come l’anno scorso, sia migliorato in qualcosa. Se noi riusciamo a raggiungere questo obiettivo vuol dire che abbiamo lavorato bene.
-Quest’anno cambiano anche le formule per i campionati di categoria; non più under 14, 16 e 18 ma under 15, 17 e 19. D’accordo con questa sostanziale modifica?
Si, ci siamo allineati agli altri paesi. Come abbiamo visto anche in Germania, quando siamo stati invitati ad un torneo under 15 dal Friedrichshafen. Erano tutte squadre under 15 che già venivano da un anno di campionato, i nostri invece erano la prima volta che entravano in campo tutti insieme. Per cui penso sia una buona riforma anche perchè tutti i ragazzi guadagnano un anno in più di campionato di categoria, utile per migliorarsi ulteriormente.
-Il gruppo under 16 l’anno scorso ha sfiorato il titolo regionale, sfumato dopo 10 set nelle due finali contro la Teate Volley. Quest’anno ci si riproverà con l’under 17 come già accennato in precedenza?
Certo perchè il nostro gruppo under 17 è formato da ragazzi validi e talentuosi. Anche se, per assurdo, dovessi scegliere, spero di non vincere le finali regionali e vedere tra tre/quattro anni un paio di questi ragazzi giocare in A2 con l’Impavida.
-Per concludere, lavorare ancora con Paolo Nicolai cosa vuol dire?
Avere un modello di prestazioni in palestra, avere un campione olimpionico, avere uno dei ragazzi a cui ero più affezionato di quelli che ho allenato nella mia carriera pallavolistica. E’ un ragazzo d’oro e perciò io ed i ragazzi stessi siamo fortunati da questo punto di vista.
 
Alle parole di Tommaso si aggiungono quelle di Paolo…
-Anche quest’anno, proprio come l’anno scorso, darai una mano alla società collaborando alla crescita del settore giovanile. Ma cos’è che spinge un atleta di livello mondiale come te a lavorare con dei ragazzi?
Premetto che da diversi anni gira nella mia testa l’idea di diventare un allenatore di alto livello al termine della mia carriera da giocatore. Per questo nei periodi in cui non sono impegnato nella mia attività, mi sono avvicinato a questo nuovo ruolo. Lo scorso anno Tommaso mi ha chiesto di collaborare con lui e Valentino. Accompagnare la maturazione di questi ragazzi vivendo i loro stati d’animo, i loro dubbi, le loro paure o le loro gioie mi ha fatto crescere tanto sia come persona, sia come allenatore, sia come giocatore. Quindi non vedo l’ora di ricominciare.
-Hai potuto osservare durante la passata stagione il percorso delle diverse squadre del settore giovanile dell’Impavida: hai notato una crescita tecnica dei ragazzi?
Ho visto crescere tutti i ragazzi e non solo dal punto di vista tecnico. Questo mi rende orgoglioso di ognuno di loro.
-Quest’estate l’Impavida ha aperto una scuola di beach volley, anche grazie al tuo aiuto. Un modo per propagandare questo sport tanto simile ma anche tanto diverso dalla pallavolo?
La società ha deciso di investire anche nel settore beach volley. A mio avviso è stata una scelta molto intelligente data la crescita che questo sport sta avendo in questi ultimi tempi. Tra qualche anno raccoglierà i frutti. Inoltre le persone che stanno lavorando allo sviluppo di questo progetto, ovvero Tommaso, Valentino e Mattia, stanno facendo un lavoro eccellente e i numeri di questo primo anno lo confermano.
-Parliamo di Olimpiadi: il momento più emozionante per te nel corso dei giochi di Londra?
La cerimonia d’apertura e il mio primo ingresso in campo sono stati i momenti più emozionanti, anche se vivere le Olimpiadi di per sè è un’emozione incredibile.
-Il risultato raggiunto a Londra è per te deludente o il quinto posto è un piazzamento insperato alla vigilia?
Alla vigilia avrei firmato per un quinto posto, ma quando arrivi lì ad un passo da una medaglia, l’amaro in bocca resta. Ora però si guarda avanti!
-In ultimo, un augurio a questi ragazzi del settore giovanile che si apprestano a iniziare la stagione?
Auguro a questi ragazzi di inseguire i loro sogni con tutte le proprie forze e di raggiungere i loro obiettivi…In bocca al lupo!
 
All’in bocca al lupo di Paolo Nicolai si aggiungono quelli di tutti i tifosi Impavida verso questi ragazzi che sicuramente sapranno farsi valere in tutta la stagione.

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